sabato 27 luglio 2013

Noi stiamo con don Stefano. E Il Carlino oggi ci dà voce (e sta con noi)

Del caso ha già scritto ampiamente il sito nocristianofobia.
Ecco il nostro intervento pubblicato oggi dal Carlino e nei giorni scorsi da Estense.com.
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Lo scrittore dissidente Aleksandr Solzenicyn sosteneva che la menzogna non può perdurare senza allearsi con la violenza.

E' quello che sta accadendo in questi giorni, con varie personalità pro-gay impegnate ad attaccare il cappellano dell'ospedale, reo di avere fatto il proprio mestiere, cioè avere messo in guardia dalle conseguenze che la erigenda legge sull'omofobia comporterà per chi non si adeguerà al nuovo, orwelliano pensiero unico.




Prendendo, ad esempio, il Canada, un paese in cui la legge anti-omofobia è in vigore da un decennio, si notano soprusi di ogni tipo, così sintetizzati:

- chiunque si discosta dalla nuova ortodossia è considerato affetto da fanatismo e ostilità nei confronti di chi ha tendenze omosessuali;

- a chi non vuole celebrare omomatrimoni vengono richieste le dimissioni;

- arrestati sacerdoti e laici per avere spiegato perché il matrimonio eterosessuale è alla base dello sviluppo della società;

- multe e persecuzioni solo per aver espresso perplessità inviando lettere ai giornali;

- vescovo denunciato due volte per lettera pastorale sulla famiglia;

- problemi finanziari affrontati da chi ha dovuto rispondere alle querele;

- provvedimenti disciplinari contro insegnanti se solo pronunciano una frase contro il matrimonio omosessuale, anche al di fuori dell'istituto;

- ai genitori non è concesso il diritto di veto sui programmi con quelle tematiche;

- le scuole private, anche quelle cattoliche, sono obbligate ad accettare al loro interno clubs per i diritti omosex, quelle pubbliche non ospitano organizzazioni che non concordano sul codice di comportamento della nuova ortodossia.

( Fonte: Prof. Bradley Miller, Princeton University e Western University, Ontario).

Vogliamo anche ricordare quello che sta accadendo in Francia, in Gran Bretagna?

Comunque ci risentiremo tra un po', quando compariranno i primi problemi per coloro che hanno anche solo osato criticare o indicare come contronatura le unioni omo, per non parlare del sostegno al diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, come natura e ragione vogliono.

Che dire? Semplicemente questo: è iniziata la dittatura gay.




Giulio Melloni

Centro culturale " Amici del Timone ".

mercoledì 24 luglio 2013

Wake up !!!! Legge sulla omofobia in arrivo....


A giorni arriverà anche in Italia la legge sull'omofobia, che imbavaglia chiunque voglia criticare il matrimonio gay. Ma siamo circondati.
La Corte Suprema Usa, ha recentemente definito incostituzionale il Defence Marriage Act, la legge federale secondo cui il matrimonio è solo tra uomo e donna, in quanto secondo i giudici violerebbe il quinto emendamento sulla difesa delle libertà individuali
Esulta il presidente Usa, Barack Obama, che parla di “passo storico verso l’uguaglianza”, “una vittoria per la comunità gay e per la democrazia americana". Esultano anche in Italia i soliti corifei dei “politically correct”
In un bel editoriale di Francesco D’Agostino apparso su Avvenire lo scorso 19 luglio intitolato “Non basta dire «no» alle nozze gay serve un vero «sì» al matrimonio” si sottolinea come sia veramente arrivato il momento di chiamare a raccolta cattolici e laici 'eticamente e socialmente sensibili' per­ché si cominci a difendere realmente e non più solo virtualmente o privatamente il matrimonio “senza se e senza ma” perché solo nell’unione uomo/donna vi è quella forza gene­rativa verso il domani con le sue benefiche  ricadute  sociali e istanze antropologiche più profonde.
Per questo motivo, noi con le nostre famiglie fondate sul matrimonio e formate da un papà (uomo), una mamma (donna) e da i nostri figli vogliamo esprimere la gioia di essere famiglia nella maniera "più tradizionale possibile”. 
La Dottrina della Chiesa Cattolica a riguardo dice: “. Un uomo e una donna uniti in matrimonio formano insieme con i loro figli una famiglia. Questa istituzione precede qualsiasi riconoscimento da parte della pubblica autorità (Catechismo della Chiesa Cattolica)







queste sono famiglie……….e convinceteci del contrario!!


Amici del Timone di Ferrara
e
Gruppo Giovani Famiglie,  Parrocchia S. Spirito, Ferrara

lunedì 15 luglio 2013

Negri e la Movida: storia di uno scontro vinto dal Vescovo contro ogni speranza


Forse sono questi i momenti in cui si può dire che un Vescovo entra in città: dai giovani universitari ai politici, dai pensionati che leggono il Carlino e la Nuova agli internettiani di Estense.com e ai frequentatori dei bar: per 10 giorni l'attenzione è stata puntata sulle dichiarazioni di L.Negri sul degrado del centro cittadino in occasione del settimanale ritrovo del mercoledì sera  di centinaia di frequentatori degli happy hour nei bar antistanti lo storico Duomo ferrarese.
A scatenare il putiferio è stata una lunga intervista del 28 Giugno al settimanale diocesano La Voce, in cui l'Arcivescovo commenta i suoi 100 giorni a Ferrara, e il cui tema principale è la necessità di un nuova evangelizzazione a partire dalle parrocchie.

 In un passaggio infatti se la prende con gli adulti e le istituzioni che  " consentono a migliaia di giovani di bruciare la loro vita, quasi tutte le notti, in enormi sbronze di alcool e droga. Non consentirò più che la Piazza della Cattedrale possa servire a queste vicende che sono postribolo a cielo aperto".   Si riferisce ai bar accanto il Duomo e agli assembramenti di folla del mercoledì sera.
I quotidiani locali hanno colto l'opportunità dello scoop e hanno messo la questione in prima pagina scatenando ovviamente una prevedibile, secondo la sensibilità contemporanea, ondata di sdegno: "Il Vescovo deve dialogare con i giovani", "La piazza non è un postribolo" ,  con levata di scudi degli amministratori comunali a partire dal Sindaco (ovviamente cattolico) Tagliani "Il Vescovo ha usato una espressione infelice" . Il mercoledì successivo però Negri esplicita il concetto dicendo in una intervista informale al Resto del Carlino di aver personalmente colto giovani a fare sesso  a tarda notte nel sagrato del Duomo e di star pensando ad una eventuale recinzione.

 Apriti cielo: l'assessore (ovviamente cattolico) ai Lavori Pubblici Modonesi si affretta a trovare clausole urbanistiche e catastali per scongiurare eventuali cancelli, i politici e i commentatori locali intervengono quasi tutti contro l'oscurantismo della Curia. Si distingue il politico  Mauro Malaguti con una lettera ai quotidiani in cui difende il Vescovo, ma con lui stanno, oltre a noi Amici del Timone con le parole di Giulio Melloni pubblicate dai quotidiani, tantissimi  privati cittadini ,alcuni che si dicono esplicitamente di sinistra ma d'accordo con Negri sul punto del disordine, e specialmente i  residenti che dicono che si, il Vescovo ha ragione: il centro cittadino ha raggiunto livelli di inciviltà mai visti. Interviene Vittorio Sgarbi, ferrarese, in difesa di Negri, in una intervista dice che il Duomo è un monumento storico e non va insozzato. Mentre gli amministratori di sinistra cominciano a vedere che la piazza poi non è così distante dalla Curia su questo tema, mentre la Nuova Ferrara pubblica una inchiesta tra i giovani che, partita in tono come per  ridicolizzare le parole di un Vescovo retrogrado alla fine pubblica affermazioni secondo cui  effettivamente qualcuno che usa le scale del Duomo in modo improprio ad una certa ora, bhè, è vero, c'è.. , mentre anche il Sindaco afferma alla festa del PD che è vero, Ferrara non è un postribolo ma sicuramente è un letamaio, mentre si sta realizzando un clamoroso successo di opinione verso il Vescovo ecco che accadono due sgambetti. Il primo, clamoroso, presso la parrocchia di Santa Francesca Romana durante una conferenza di Venerdì 5 Luglio dove due noti intellettuali cattolici ferraresi si esprimono nettamente contro il Vescovo cogliendo l'occasione presentata dalla polemica in corso, contrapponendo Papa Francesco sia a Benedetto XVI che al Vescovo di Ferrara. Il secondo ad opera dei giovani di centrodestra universitari, tra cui qualcuno che si definisce ovviamente cattolico praticante, che organizzano un Postribolo Night per mercoledì 10 Luglio chiamando a raccolta più di 400 giovani via Facebook per ironizzare contro Negri. Si uniscono a loro quelli del flash mob Il Bottiglione, già protagonisti di eventi analoghi. Per prenderlo in giro.
Tensione, cosa succederà,  povera Chiesa, cosa faranno, sono troppi da fermare.... Ma Negri reagisce.Lunedì 8 Luglio alla presentazione del libro di Tornielli su Papa Francesco  in una affollatissima serata al Lido degli Estensi Monsignor Negri si dichiara rammaricato della conferenza a Santa Francesca Romana e auspica che fatti analoghi non accadano più: contribuiscono in modo offensivo a gettare una immagine falsata tra i credenti del proprio pastore e non aiutano a comprendere nè il papato attuale nè quello passato. Poi arriva il pericoloso mercoledì del Postribolo Night. Ma accade l'imprevedibile e fortunatamente è ancora una vittoria per Luigi Negri: le forze dell'ordine in piazza garantiscono che non succeda niente di grave, ma sopratutto, i locali sono CHIUSI PER PROTESTA contro LA MALA MOVIDA, cioè i gestori sono i primi a dire che sono STANCHI  degli ubriachi e dell'urina sui muri e del sesso di qualcuno a cielo aperto per cui CHIUDONO PER PROTESTA CONTRO I GIOVANI. Più di così...se lo dicono loro...insomma, Negri aveva ragione. La città lo ha conosciuto ed il sigillo finale ad una battaglia vinta che sembrava dover essere un ennesimo tiro al piccione per la povera chiesa cattolica è il risultato del sondaggio organizzato dalla Nuova Ferrara, sulla opportunità di recintare il Duomo, i cui risultati sono stati resi noti oggi: la maggioranza dei votanti sta col Vescovo e si dice d'accordo.

Qui accanto il titolo in prima pagina de La Nuova Ferrara, quotidiano del gruppo La Repubblica- Espresso, in cui si sancisce il risultato del referendum a favore del Vescovo. Sotto il dettaglio dei partecipanti e dei risultati. Considerando il bacino di utenza del giornale, il risultato è storico.

domenica 14 luglio 2013

Fermiamo la legge “anti omofobia”


In Parlamento è in fase di discussione un disegno di legge cosiddetta “anti omofobia”. In realtà la legge mira non tanto a proteggere le persone omosessuali, già tutelate dalla legge così come ogni altro cittadino italiano, ma a mettere un bavaglio a chi non si allinei alla “teoria di gender”. Insomma, si vuole tappar la bocca a chi, nonostante le mode, continua ancora a credere, ad esempio, che la famiglia “tradizionale” sia quella naturalmente deputata a generare, educare e crescere i figli.
Alfredo Mantovano ha sintetizzato in un articolo le possibilità di liberticidio aperte dal varo di una tale legge, e vi invitiamo a leggere le sue considerazioni a questo link.
Per aderire alla petizione online organizzata dalla Bussola Quotidiana contro questa legge, seguite invece questo link. Grazie.

sabato 6 luglio 2013

Negri e la movida ferrarese: anche La Nuova Ferrara pubblica l'intervento degli Amici del Timone in difesa del Vescovo

Continua ad imperversare tutti i giorni su tutti i giornali ferraresi la questione sul degrado del Centro Storico sollevata da Luigi Negri con l'ipotesi di transennare il Duomo, il cui sagrato, spazio sacro, dopo una certa ora viene usato per ogni tipo di sfogo e libertà. Anche giovani di destra attaccano il Pastore della diocesi di Ferrara. Oggi  il quotidiano La Nuova Ferrara dà voce all'intervento degli Amici del Timone che si sono nettamente schierati a difesa del coraggioso ArciVescovo.

giovedì 4 luglio 2013

In difesa del nostro Vescovo

"Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno"
Questo  proverbio, ancora presente sul muro di qualche vecchio bar,fotografa 
bene le conseguenze del caos in piazza duomo ma in modo rovesciato. Infatti 
dovrebbe suonare così:" per colpa di molti ci rimetteranno tutti." Come non 
essere d' accordo?
E' sufficiente recarsi in piazza nottetempo per vedere quanto siano vere 
queste parole, pochi si comportano decentemente,molti in modo quantomeno 
discutibile.
Bisogna ammettere pero' che almeno un merito questi ragazzi lo hanno: fare 
toccare con mano la cosidetta "emergenza educativa".
Basta aguzzare lo sguardo e tendere l' orecchio, cosa che sorprendentemente, 
ma non tanto, i nostri amministratori non fanno; dicono di non rilevare 
nulla.
Consoliamoci,non rilevavano neppure gli spacciatori stazionanti sotto il 
grattacielo.
Ben venga,dunque, il nostro vescovo Luigi Negri, che cerca di spingere 
questi signori ad atteggiamenti piu' sani e rispettosi di sè stessi e del prossimo, 
i politici che si ritengono cattolici ad agire conformamente agli 
insegnamenti del Vangelo, senza indulgere ,o peggio, farsi complici, con lo sfacelo 
morale che e' sotto gli occhi di  tutti.
Una nota pratica: un assessore non vede degrado. Se sentisse, in un impeto 
di curiosità per il bene di tutti, il bisogno di accertarsi veramente della 
realtà delle cose, potrebbe organizzare giretti periodici con Carabinieri muniti di 
cani antidroga ; vedrà i ragazzetti schizzare fuori dalla piazza come rane 
da uno stagno.
Dobbiamo ricordare che almeno quattro gestori di locali, più uno ai lidi, 
sono stati arrestati per spaccio di droga?
Veramente vogliamo lasciare i ragazzi in balia di certa gente?


>Centro culturale "Amici del Timone"